sabato 9 aprile 2011

In Calabria si vota anche così

Riprendo alcuni temi affrontati a lezione in tema di partecipazione, in particolare di partecipazione elettorale in Calabria. Ho introdotto e abbiamo discusso il concetto di "mobilitazione" come forma di partecipazione forzosa, quindi non come una vera forma di partecipazione politica. Questa modalità di non-partecipazione è tipica dei regimi autoritari, ma anche in contesti mafiosi possiamo individuare pratiche assimilabili alla mobilitazione.

Più in generale, sulle pratiche elettorali distorte, ma non necessariamente mafiose, ho fatto cenno ad una ricerca sul voto dei rappresentanti di lista alle elezioni provinciali in Calabria. Sull'argomento ho pubblicato un articolo che potete consultare qui quale è poi seguita una versione un po' più curata e breve uscita sulla rivista Quaderni Costituzionali (che non posso pubblicare qui perché coperta da copyright).

Leggete l'articolo quando avete tempo, poi scrivete - se volete - le vostre riflessioni ed esperienze personali. Dal poco che abbiamo ascoltato in classe, specie in alcuni comuni, le situazioni problematiche non mancano!

2 commenti:

Teresa ha detto...

Oggi ci siamo domandati come può l'associazione mafiosa(o il partito) creare una mobilitazione. Girovagando sul web ho trovato alcune testimonianze ed alcuni articoli a tal riguardo:

VITA DA RAPPRESENTANTI DI LISTA

http://www.agoravox.it/Vita-da-rappresentanti-di-lista.html

DOPPIO VOTO

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/elezioni-in-campania-rischio-brogli-per-possibile-doppio-voto/1647031

I primi due riguardano la campania...quest'ultimo la nostra Calabria:

http://www.mycatanzaro.it/html/pagina/87/id_14658/doppio-voto-i-cc-avviano-i-controlli-incrociati-sui-rappresentanti-di-lista.html

Ciò che so con certezza è che nei giorni dellle elezioni...dalla costituzione del seggio allo scrutinio, meglio alla consegna dei plichi al Tribunale ne succedono di "tutti i colori"...non potrò mai dimenticare una notte passata a vegliare davanti alla porta del seggio con la paura che qualcuno potesse entrare e "rubare" o "sostituire" le schede...un incubo!!!!
Teresa

Alessandro ha detto...

Molto interessante il passaggio dell'articolo del Professore sulla personalizzazione della politica nel Mezzogiorno, per cui il candidato viene votato principalmente per la vicinanza relazionale all'elettore, piuttosto che per particolari meriti politi o di altro tipo.
Verissimo! Basta pensare ai giorni a ridosso delle elezioni, soprattutto nei piccoli comuni, per avere la prova di questa pratica. Si assiste infatti a:
- visite a domicilio di candidati che si propongono come persone preparate e dalle mille idee che intendono realizzare per la comunità;
- favoritismi e disponibilità assoluta del sindaco in carica, prima introvabile, pronto a risolvere qualsiasi problema tu abbia;
- proposte di candidature a persone cui la politica non interessa per niente, ma che rappresentano (soprattutto nei casi di famiglie numerose) miniere di voti.
Questi sono le manifestazioni più eclatanti che mi sono venute in mente e a cui, regolarmente, in vista delle elezioni, assisto.

Per quanto riguarda la compravendita di voti vi invito a guardare questi due servizi delle Iene che ne mostrano alcuni meccanismi:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/163299/casciari-voti-comprati-alle-regionali.html

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/49150/roma-vendita-di-voti.html

A proposito di videocamere introdotte nei seggi elettorali guardate come è semplice:

http://www.youtube.com/watch?v=bOJCBRpwCBQ

Buona Domenica
Alessandro