lunedì 7 marzo 2011

Cominciamo dalla 'ndrangheta

In queste prime lezioni, nel presentare le differenze tra senso comune e conoscenza sociologica, mi sembra che l'esempio che ha suscitato più interesse e reazioni riguarda le caratteristiche della criminalità organizzata calabrese. Abbiamo fatto riferimento al presunto giro di affari della 'ndrangheta, stimato in 44 miliardi di euro annui, considerandolo spropositato e comunque non fondato su solide basi di conoscenza del fenomeno. Ma il senso comune (ed i luoghi comuni) non si fermano qui.

Come nel gioco dei 9 punti da unire che abbiamo fatto in classe, anche su temi serissimi come la natura della 'ndrangheta esiste una conoscenza pregressa che smette di farci vedere le cose per come sono e ci impone una certa rappresentazione, spesso distorta, della realtà. Il nostro bagaglio congnitivo su questo tema deriva da varie fonti. Per molti di coloro che vivono in Calabria conta anche l'esperienza diretta o comunque un'esperienza molto ravvicinata con personaggi e pratiche mafiose. Per tutti, calabresi e non, le informazioni derivano dalla lettura di libri e quotidiani, dalla fruizione di programmi televisivi e radiofonici, dalla consultazione di siti web.

Come succede per altri argomenti, non tutte le voci sono uguali. Per molti motivi, alcune si fanno sentire più di altre e lasciano un'impronta più profonda nell'immaginario collettivo, nelle idee di 'ndrangheta diffuse presso l'opinione pubblica. La notorietà, tuttavia, non è di per sé garanzia di bontà e accuratezza della conoscenza che dipendono, se ricordate le cose che abbiamo detto in classe, dal metodo adottato per giungere a quella conoscenza.

Vi propongo allora alcune fonti rilevantissime per la definizione, presso il grande pubblico, di cosa sia la 'ndrangheta. Vi chiedo di leggerle o ascoltarle attentamente e scrivere poi cosa vi convince e cosa no, magari proponendo a vostra volta altri video o testi.

La prima fonte è la voce " 'ndrangheta" di Wikipedia, che tutto voi conoscete (http://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrangheta).

La seconda è il monologo di Roberto Saviano sulla 'ndrangheta al programma televisivo "Vieni via con me" (http://www.youtube.com/watch?v=4aCTqEg5Ygc).

La terza è l'intervista di Nicola Gratteri nel programma televisivo "Che tempo che fa" (è divisa in tre parti:
http://www.youtube.com/watch?v=d-yPy_jDbL8
http://www.youtube.com/watch?v=JErsCJXsipE
http://www.youtube.com/watch?v=sd0Z_xIsTmU ).

Date un'occhiata e scrivete le vostre impressioni qui. Poi avremo modo di riparlarne in classe.

14 commenti:

teresa ha detto...

Leggere su Wikipedia la descrizione minuziosa di ciò che è la ‘ndrangheta, vederne gli organigrammi, la struttura organizzativa che descrive “l’associazione”, che ne delinea i tratti gerarchici (chi dipende da chi) mi fa rabbrividire; ma genera in me forti dubbi e perplessità.
Vivo in un contesto in cui la ‘ndrina c’è, esiste…lavora…ha i suoi affiliati e fa le sue vittime….”tutti sanno ma nessuno sa”. Sai dove poter andare a prendere “la roba”, chi te la può dare…sai ciò che puoi fare e ciò che puoi dire…sai a chi puoi dire di no ed a chi devi dire di si…..e se il ragazzo di turno segnala di aver visto dei movimenti strani….sparisce!!!! Ed in tutto questo il silenzio assenzio della gente, ma soprattutto di chi questa gente deve difenderla e proteggerla!
Non so se si può parlare di omertà o di paura, ciò che penso è che questi affiliati (piccoli uomini che credono di avere il mondo nelle loro mani me che si ritroveranno, prima o poi, “nudi”) “fanno comodo” a chi il potere lo detiene legalmente …..e questo la mia gente lo ha capito da un pezzo!
Veritiero, purtroppo, ciò che ci dice Saviano (non credo alla storia del battesimo ed ai rituali)… gli ‘ndranghetisti sono “fratelli di sangue” e la loro famiglia viene dopo la loro cosca!!!!
Un amico, tempo addietro mi disse: < …è impossibile uscirne…a meno che tu non decida di uscirne orizzontalmente….>; dopo qualche mese il padre fu ucciso.
Il rispetto delle “Regole” è ciò che rende “civile”una società ed una società civile è una società forte, capace di svilupparsi…..ed “Il Conte Ugolino” sa come far rispettare le “sue regole”!!!
Ho deciso di vivere la mia vita nella legalità, nel rispetto delle mie regole e non delle loro; una vita fatta di sacrifici e di stenti, di momenti di sconforto…ma sono felice di questo…
CORAGGIOSO e FORTE è chi riesce a guadagnarsi da vivere “onestamente”……chi tornando a casa può guardare gli occhi del suo bambino senza “vergognarsi di essere venuto al mondo”…!!!
Teresa De Paola

Eva ha detto...

Alcuni mesi prima dell'inizio del corso di Sociologia dei Fenomeni Politici,ascoltai l'intervista di Gratteri nel programma televisivo "Che tempo che fa",non so spiegarne bene il motivo,ma il contenuto dell'intervista,mi colpi' a tal punto che dopo qualche giorno acquistai il libro "fratelli di sangue", per saperne di piu' sulla 'ndrangheta.Mi dava e mi da' una sensazione di fastidio e di disagio sapere che la mafia piu' potente,quella che ha il quasi monopolio del traffico di cocaina è radicata proprio nella mia regione,mi inquieta la sua "invisibilita'",il solo pensare come afferma il dott.Gratteri che in un ospedale ci possa essere un medico e uno 'ndranghetista,o che un capomafia possa controllare "il respiro,il battito cardiaco di un Paese",pensai che senso ha fare sacrifici,studiare laurearsi,se poi tanto è tutto gia'"predestinato"? Devo dire che riascoltare oggi quest'intervista,dopo le prime lezioni del nostro corso,mi fa venire una serie di dubbi,e ripenso a quanto detto in aula e cioè che un magistrato,non ha gli stessi strumenti di un sociologo, o di uno storico,ciascuno ha le sue specificita',mi rendo conto che anche io come la maggior parte delle persone,mi sono soffermata su una serie di luoghi comuni,e sinceramente mi aspetto di riuscire a sviluppare un maggior senso critico su tale fenomeno.Eva Grande

cristina ha detto...

La notizia è di questa mattina: Scacco matto alle cosche del reggino, 41 arresti.L'operazione eseguita dalla polizia e dai carabinieri di Reggio Calabria, è in corso in Canada, Germania e Australia.
Ci capita tutti i giorni di ascoltare un telegiornale o aprire un quotidiano e venire a conoscenza di notizie simili e tirando un respiro di sollievo pensiamo che per fortuna c'è qualcuno che ci tutela, ci protegge e che lavora per noi.
spesso però le notizie sono più tragiche. Guerre di 'ndrangheta con spargimento di sangue anche di donne e bambini innocenti (quindi non più rispetto delle regole di mafia), traffico di persone, sfuttamento della prostituzione e di immigrati clandestini come accadde a Rosarno qualche mese fa dove questi erano costretti a a lavorare come schiavi per pochi euro al giorno e subire soprusi, e poi ancora traffico di armi e di droga, tangenti, appalti edilizi e chi più ne ha più ne metta. Sono questi e altri gli interessi della 'ndrangheta, da cui ricavano i presunti 44 miliardi di euro. Quindi è si vero che è un organizzazione piramidale, ma io preferisco definla tentacolare perchè proprio come una piovra con i suoi tentacoli si impossessa di tutto quello che vuole ricavandone profitti. La 'ndrangheta è un cancro in metastasi, è il cancro della nostra bella Calabria che da qui si sta infliltranso nel nord Italia in particolare in Lombardia e all'estero, non per niente è definita come la più pericolosa organizzazione criminale in Italia, la più potente al mondo nel mercato della cocaina.
Saviano mi ha sbalordito perchè non sapevo che le mafie avessero un origine così antica ma mi ha molto più colpito l'intervista al Magistrato Gratteri perchè nonostante tutto crede che un giorno la 'ndrangheta possa essere sconfitta e l'"albero delle scienza" seccare. Penso che questo cancro possa essere debellato solo quando smetteranno di esistere i rapporti tra 'ndrangheta-politica, ''ndrangheta- Chiesa,'ndrangheta- economia e quando gli imprenditori smetteranno di pagare il pizzo come ha fatto Pino Masciari, un uomo davvero coraggioso, di cui ho conosciuto la storia in un intervista televisiva e che mi piacerebbe incontrare di persona, magari invitandolo a uno dei nostri seminari.
Sono questi sogni?
Sembra però che lo Stato si stia muovendo, sia con arresti sia con sequestri e confische di beni, beni acquistati o costruiti con denaro sporco. A questo proposito è eclatante il caso, mostrato anche alla trasmissione Matrix, di una villetta di "proprietà" di una famiglia 'ndranghetista di Isola di Capo Rizzuto costruita abusivamente su una delle spiagge più belle della zona, confiscata dallo Stato ma che nessuna impresa edile della zona vuole abbattere. Forse per rispetto, forse per paura, forse per dormire sonni tranquilli. Io sono del parere che il rispetto si debba avere per le autorità, per la nostra terra, per noi stessi, che la paura si debba vincere e che non si possono fare sonni tranquilli finchè è la 'ndrangheta a controllare il nostro respiro e il nostro battito cardiaco.
CRISTINA MEGNA

Sonia ha detto...

Mi ha molto colpito l'intervista a Nicola Gratteri..un uomo che ammiro tantissimo per il lavoro che svolge, per l'impegno profuso nel raggiungere ciò in cui crede. Sono questi gli eroi dei nostri tempi.. gli uomini che ognuno di noi dovrebbe considerare come idoli ed esempi da seguire.

Non ero a conoscenza del fatto che per quanto riguarda la ndrangheta i collaboratori di giustizia siano stati così pochi (meno di 50????)!! E oltretutto è strano pensare a come la ndrangheta si sia radicata così fortemente.. e ancora più strano è pensare a come i giovani possano avvicinarsi ed introdursi in questi ambienti malavitosi. Mi chiedo.. con quale coraggio si può diventare uno ndranghetista? con quale coraggio si può dare adito al sopruso, alle ingiustizie, alla violenza.. Su Wikipedia ho letto che una persona diventa 'ndranghetista in due modi: per nascita, essendo appartenente ad una famiglia mafiosa o per "battesimo", cioè tramite il rito di affiliazione che lo lega all'organizzazione fino alla morte. Ma come si può scegliere di essere strumenti nelle mani di questa "gente"?

Nel mio piccolo mi sento di dire che credo fortemente in un futuro migliore.. sono fiera di aver scelto di stare dalla parte dei giusti, di vivere nel rispetto della legalità.. sono felice di essere nata Calabrese e di lottare e fare sacrifici per raggiungere i miei obiettivi!
Sonia Scozzafava

Alessandro ha detto...

Buonasera a tutte/tutti, riprendendo il post di Cristina, ritengo che la criminalità organizzata e in particolare la 'ndrangheta possa essere debellata o quanto meno arginata notevolmente solo quando i rapporti ndrangheta-politica, 'ndrangheta-imprenditoria verranno meno. Credo però che ciò non sia sufficiente, in quanto occorre puntare, contestualmente, alla diffusione della famosa "cultura della legalità" di cui tanti parlano ma pochi si impegnano davvero a diffondere con scopi che siano quantomeno più nobili del lucro fine a se stesso o della visibilità/notorietà mediatica. L'aspetto che mi colpisce di più, tra i tanti, riguarda il rapporto stretto tra 'ndrangheta e mondo politico. Secondo me è il rapporto più intrecciato, fruttuoso e indistricabile possibile che la 'ndrangheta ha instaurato nel tempo. E' ingiusto dover essere amministrati, fidarsi, ascoltare e leggere dichiarazioni di politici che ricoprono cariche pubbliche grazie all'appoggio della 'ndrangheta e che dunque non rispondono alle esigenze dei cittadini-elettori ma a quelle della 'ndrangheta-elettrice. A tal proposito vi invito a guardare questo video (trasmissione "Presa diretta", puntata "La bella politica") che espone, appunto, casi di rapporti tra 'ndrangheta, politica e imprenditoria:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-87e1557d-131a-4ba8-9d54-e8cc1fc990b6.html#p=0

Visionatelo dal minuto 55 in poi per restare nel tema proposto dal Professore in questo post ossia la 'ndrangheta.
Per chi può, consiglio di vedere anche la prima parte che si occupa dell'omicidio di Angelo Vassallo sindaco di Pollica, ucciso molto probabilmente dalla Camorra per la politica "verde" e intransigente che attuava nel suo Comune"
Buona serata

Alessandro Mellace

teresa ha detto...

Date un'occhiata a ciò che Marco Travaglio anni addietro, quando al Governo c'era Prodi, quando il Governatore della Calabria era Loiero....ci diceva parlando di 'ndrangheta a politica:

http://www.youtube.com/watch?v=a0OT-Czaz1E

.....i nomi citati da Travaglio sono nomi che noi calabresi conosciamo bene....alcuni di loro li troviamo nel consiglio regionale ancora oggi....quanti dei processi menzionati si sono conclusi con un giudizio di colpevolezza????
Eva....anche Travaglio parla di "parentopoli"...questa legge regionale contro "parentopoli" non è stata mai approvata...o mi sono persa qualcosa?
Prof le chiedo: che differenza c'è tra la 'ndrangheta e la nostra politica? Di similitudini ne trovo tante di differenze poche; se non è che l'una è definita attività illecita e l'altra attività lecita!!!
Teresa De Paola

Vittorio ha detto...

Care studentesse e cari studenti,
mi sembra che la discussione abbia preso una buona piega! Sono molto contento di ciò e ringrazio coloro che hanno scritto (e letto) fin qui.

Le cose da dire su quanto avete scritto sarebbero tantissime. Non ve le scriverò, però. O meglio, non ve le scrivo subito perché molti aspetti li affronteremo a lezione e vorrei che voi stessi, criticamente, scriveste poi qualcosa.

Solo due appunti che non posso trattenermi dal fare, pena l’insonnia.

Teresa trova molte similitudini tra la ‘ndrangheta è la politica. Queste similitudini andrebbero però esplicitate e discusse, perché in verità i due fenomeni sono molto diversi. Ciò non significa che non vi siano (per loro) proficue collaborazioni tra ‘ndrangheta e politica, tutt’altro! Ma da scienziati sociali dobbiamo abituarci a distinguere cosa è la ‘ndrangheta, cosa è la politica e, esercizio un po’ più complicato, cosa è la ‘ndrangheta mischiata alla politica.

Altra piccola notazione per Cristina: attenzione, la storia dei 3 cavalieri è un MITO, non ha alcun fondamento storico! Sulla continuità delle tre mafie tradizionali si discute a livello scientifico e vi sono posizioni favorevoli e contrarie. Per poterla affermare, bisogna fare uno studio serio, adottando un metodo serio. Che 100 anni fa sia stata rinvenuta la formula di un giuramento simile a quello adottato oggi per affiliare ritualmente qualcuno non significa *automaticamente* che la ‘ndrangheta sia una società segreta immutabile! Abbiamo due elementi, bisogna vedere come stanno in relazione tra loro. Vi ricordate gli esempi dei vigili e del traffico, degli incendi e dei Canadair etc. etc.? Ecco, il ragionamento da fare è simile, solo alla fine si traggono le conclusioni.

Va bene, non aggiungo altro.

Fatelo però voi, cercando di fare un’analisi della realtà che vi circonda. Ben vengano le esperienze e le testimonianze personali, provate però a cogliere la specificità di un Blog di un corso universitario, diverso da quelli generalisti che siete (siamo) abituati a frequentare. Provate a mettere nei vostri contributi le conoscenze acquisite in questi anni di università, vi accorgerete che non erano solo nozioni da imparare a memoria!

Un caro saluto a tutte e tutti, a prestissimo!
Vittorio

Anonimo ha detto...

Parlare di 'ndrangheta è molto complesso...Anche perchè dal mio punto di vista e dall'esperienza acquisita nel corso di Storia e dinamiche della mafia con il prof. Tano Crasso (presidente dell'associazione italiana antiracket), la mafia non può essere ridotta solo alla forza d'intimidazione..la mafia (la 'ndrangheta,camorra ecc..)per molti aspetti è una convenienza a convivere con la mafia. Dare una definizione di mafia è difficile... Devo dire che però mi piace la definizione di Leonardo Sciscia in "A futura memoria" definisce la mafia come un'associazione per delinquere che ha come fine l'illecito arricchimento per i propri associati, che si pone come intermediazione parassitaria e imposta con mezzi di violenza, attiva in tutti i campi del sociale. Altra definizione interessante è quella di Rocco Sciarrone che in "Mafie vecchie, mafie nuove" definisce il fenomeno mafia come un "fenomeno multi-dimensionale" riguardante vari ambiti: BUROCRAZIA, COMUNITA, IMPRESA, SISTEMA, RETE...Partendo da queste definizioni posso dire che secondo me la mafia è una realtà complessa..troppo complessa non riconducibile in maniera esclusiva ad una sola dimensione: non solo criminale, ma economica, culturale,POLITICA. Ah! a proposito di Politica secondo me è la "linfa vitale" della mafia...io la definirei invece di politica la MAFIA LECITA!!! la mafia non avrebbe avuto questa lunga durata senza il rapporto con la politica..senza la convergenza d'interessi che hanno in comune. Se si vuole sconfiggere il fenomeno mafioso e quindi anche la 'ndrangheta bisogna "rompere" il rapporto tra mafia e politica!Ma ciò non succederà mai secondo me, troppi interessi in gioco… troppi “scambi” di favore tra politicanti e mafiosi o meglio politicanti-mafiosi e mafiosi. La mafia è solo un’articolazione di un più ampio potente “sistema criminale” guidato dai politici!!!F.R.

Pasqualino ha detto...

Visto che non posso più seguire il corso, vi seguirò sul web! "Se non ci fosse internet, l'oblio avrebbe trascinato questi fatti nel gorgo della dimenticanza" sostiene Ciconte parlando dell'articolo apparso sulla Padania il 30 giugno del 1998, quando nella loro prima pagina mettono insieme uno accanto all'altro i volti di Riina, Bagarella, Brusca e Badalamenti assieme a quelli di Andreotti, Dell'Utri e Berlusconi. La prima volta nella storia dell'Italia Repubblicana che un capo partito accusa un'altro capo partito di avere costruito il suo impero economico con il sangue grondante della mafia. Ritengo non si possa educare a far crescere una coscienza civile su un fenomeno che "apparentemente" e volontariamente si cercava di confinare al sud (con lo spirito propagandistico che ha sempre contraddistinto questo fenomeno, periodo del fascismo compreso "Duggan 2007"), ma che purtroppo ha invaso la quotidianeità anche dell'APPARENTE ed immune NORD, nel rispetto delle profezie del buon Sciarrone di 15 anni fà. Ovviamente gli insegnanti del sud restino al sud e gli insegnanti del nord restino al nord, ivi comprese le sessioni di esami per l'abilitazioni alle professioni, sostenute nel "centro dell'inferno" e magari, scendendo pure a patti con il diavolo. Nella primavera dell 99, il buon ideologo della lega, un certo Miglio, ebbe a dichiararsi "ufficialmente" per il mantenimento della mafia e della ndrangheta" (ciconte 2010). Indipendenza della padania al nord e indipendenza della ndrangheta al sud, questi sono stati i progetti dei nostri governanti. Dove possiamo arrivare non ci è ancora dato sapere. Mi è venuto da ridere però quando a proposito di power sindacate (Block 1980) leggo che proprio in una zona della fiorente Lombardia e non della locride (Cisliano di Milano), due carabinieri vengono costretti ad abbandonare la propria automobile ed a rispondere ad un signore che con tono minaccioso chiedeva loro che cosa ci facessero vicino al proprio ristorante. Interessante è anche il caso di un certo Pino Neri, noto mafioso ai vertici del crimine ndranghetista lombardo in veste di colletto bianco, con i natali di Giffone ma residente in Lombardia da sempre; egli, laureandosi in Giurisprudenza, sostenne una lodevole e quanto mai attinente tesi sulla ndrangheta!! Il network di relazioni dei mafiosi serve alla mafia e la mafia la mette al servizio della politica per coltivare un' interesse che è semplicemente...reciproco!!! Ecco perchè alla fine la si mette sempre in politica. continua....

Pasqualino ha detto...

Non c'è mafia senza un rapporto con la politica già dalle sue origini, a partire dal Turrisi Colonna di 150 anni fa (Dickie 2005) per finire al Bossi dei giorni nostri che ha trovato "utile" non combatterla! Apprezzo quanto è stato scritto da Teresa, ma anche dall'anonimo come da tutti gli altri, in quanto s'individua una sorta di ribellione al sistema che pervade e consuma la nostra società meridionale, ed oggi più che mai, forse anche invade il piano nazionale. Spero che tale atteggiamento e questa sua partecipazione sia condivisa dai suoi colleghi studenti, i quali, generalmente non si occupano di politica attiva perchè molto occupati a bivaccare su facebook giocando a farmville o a citville, piuttosto che buttare le basi per crearsi quantomeno un basilare giudizio di valore. Debbo però dire che dal tenore degli interventi, mi pare che quest'anno si parta con dei buoni propositi. E' questo, a mio giudizio, uno dei mali più difficili da sconfiggere della nostra società. L'apatia, l'indifferenza. E naturalmente più facile fare ricorso "all'exit", come rimedio più ci-vile! A proposito di mafia e politica, argomento sempre molto dibattutto e molto controverso, vorrei citare quanto contenuto a pag 170 di "cose di cosa nostra" da Giovanni Falcone: "non pretendo di avventurarmi in analisi politiche, ma non mi si vorrà far credere che alcuni gruppi politici non si siano alleati a cosa nostra - per un'evidente convergenza di interessi - nel tentativo di condizionare la nostra democrazia, ancora immatura..." Buon corso a tutti voi!

F.R. ha detto...

Buona sera a tutti...
Vorrei proporvi un servizio delle Iene sulla criminalità organizzata di Lamezia Terme (mia città tra l'altro...). Trasmesso su Italia Uno il 7 novembre 2006.
http://video.google.it/videoplay?docid=-8115929422992469889#
E vorrei soffermarmi su un'affermazione fatta dall'allora presidente del tribunale di Lamezia Terme Giulio Garofalo intorno al minuto 6 e 55..che rispondendo ad una domanda fatta dal giornalista delle iene.. sul perchè c'erano così tante banche a Lamezia e se la magistratura ha fatto qualche indagine inerente a questo fenomeno... afferma: "Facciamole... se lei ci riesce... LEI HA PIù POTERE DI NOI..." Cioè le iene hanno più potere della magistratura!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!
Questa affermazione fa capire molte cose secondo me . . . .

Carmine ha detto...

Salve a tutti, mi sono laureato nel 2008 e la mia tesi di Laurea l'ho fatta col Professore Mete.
Il corso di Sociologia Politica mi ha aperto gli occhi su molte cose, vi assicuro che se avrete la passione e la volontà di seguire ne trarrete grande beneficio, non solo per l'esame, ma soprattutto per la vostra vita.
Guarderete il mondo intorno a voi con altri occhi, critici e meno sprovveduti, non sarete passivi di fronte ai fatti che vi raccontano.
La 'ndrangheta ad esempio è un fenomeno che ogni giorno noi calabresi sentiamo vicino, ma di cui sappiamo poco.
Le mafie vivono delle nostre paure, creano dei miti per essere più forti, anche (soprattutto?) le leggende metropolitane (la mafia che non uccide i bambini ad esempio o la mafia "buona") messe in giro ad arte tendono a rendere agli occhi della gente la mafia come qualcosa di diverso da ciò che realmente è.
La 'ndrangheta ha caratteri peculiari, la "famiglia" ad esempio.
Ogni componente fa un giuramento dove appunto giura di non tradire mai la sua "famiglia", proprio per questo motivo i pentiti di ndrangheta sono rari.
I fenomeni mafiosi, quindi anche la 'ndrangheta, si comportano come lo "stato" (weberiano), hanno un sistema sanzionatorio, un popolo, un territorio, ecc...
Proprio la funzione di Power Syndicate, ossia di controllo del territorio, è fondamentale alla sopravvivenza della mafia stessa.
La funzione di Enterprise Syndicate invece rappresenta la mafia imprenditrice, e quindi i traffici di droga, armi,ecc...
Questa seconda "funzione" è molto più pubblicizzata in tv e sui media, ma per quanto importante è secondaria rispetto al controllo del territorio.
La Calabria ha bisogno di giovani istruiti sul fenomeno per poterlo affrontare meglio, perchè per quanto se ne dica la Mafia non è invincibile, tutt'altro.
Mi piace citare sempre una stupenda frase di Giovanni Falcone che diceva " La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine".
Falcone proseguiva poi dicendo anche che non per questo noi dobbiamo restare passivi aspettando che questa fine arrivi, ma lottare perchè arrivi il più presto possibile.

Stefania ha detto...

Ciao.La 'ndrangheta è un'organizzazione criminale ,che ha fatto conoscere la nostra regione in tutto il mondo...gli ultimi arresti lo confermano, ancora ,una volta.Essa con il controllo degli appalti,delle attività economiche,e la collusione con la politica ,purtroppo, diventa sempre più forte.La sua forza,quasi invincibile,deriva anche dalla sua struttura familiare e dai vincoli di sangue che intercorrono tra i componenti delle varie famiglie, proprio questo legame e radicamento crea condizioni per una ferrea omertà o forse "grande paura",che ostacolano le indagini degli organi di giustizia....anche se negli ultimi anni, per fortuna ,numerosi sono stati gli arresti che hanno colpito la 'ndrangheta.Quell'impenetrabile muro del terrore e dell'omertà che fino a pochi anni fa aveva preso il sopravvento ,ha avuto un cedimento, e questo grazie al riscatto civile e morale della Calabria,terra dalle nobili origini e dalle enormi ricchezze storiche e naturali.Un ottimo programma di sviluppo che offra concrete possibilità di lavoro a tutti coloro che ,privi di speranza per il futuro,rischiano di finire facilmente nella manovalenza del crimine, e la conoscenza,la cultura possono frenare la diffusione della delinquenza...e la nostra Calabria può rinascere.Stefania

Roberta ha detto...

Buongiorno a tutti.
Stamattina leggendo il corriere della sera on-line ho visto un pagina davvero molto interessante di come la 'ndrangheta ha invaso la Lombardia e soprattutto Milano.
All'interno è possibile leggere alcuni articoli e vedere attraverso una mappa la dislocazione degli affari, delitti e covi delle 'ndrine in Lombardia.
Ecco di seguito il link:

http://www.corriere.it/cronache/speciali/2011/mafiopoli/

Un Saluto a tutti
Roberta Maida