sabato 3 maggio 2008

Dopo voto

Dall’ultimo post sul voto utile molte cose sono cambiate. Le elezioni sono andate come molti prevedevano e Berlusconi è tornato alla guida del Paese. I risultati elettorali che hanno spiazzato tutti, compresi i diretti interessati, sono il successo della Lega Nord e la cosiddetta Sinistra radicale che invece non ha raggiunto il 4% e non ha guadagnato nemmeno un posto in Parlamento. Terzo risultato clamoroso ed inaspettato, la vittoria a Roma di Gianni Alemanno contro il favoritissimo e già sindaco della Capitale Francesco Rutelli. L'astensionismo, che abbiamo visto essere un fenomeno molto complesso, è stato tutto sommato contenuto.
Questi risultati elettorali aprono interessanti spunti di riflessione su tanti aspetti che abbiamo toccato a lezione. Ad esempio, sarà interessante vedere cosa succederà ai partiti della Sinistra radicale che dovranno fare a meno di una parte rilevantissima del loro Party in Public Office che, come si è detto, è oggi la parte strategicamente più importante dei partiti contemporanei. Dalla presenza nelle istituzioni, infatti, i partiti traggono le risorse necessarie per molte attività che devono svolgere.
In termini di carriera politica e di classe politica sarà inoltre interessante vedere cosa succederà ai circa 100 ex-parlamentari che facevano capo ai partiti che costituivano la Sinistra Arcobaleno, molti dei quali politici di professione. (Usando il servizio di Google Alert sto monitorando le notizie che via via escono su tutti questi ex parlamentari, se volete un giorno a lezione vediamo cosa stanno facendo).
Più interessante è il fenomeno Lega. Le spiegazioni del suo successo sono, al solito, articolate e molteplici. A mio avviso, il maggior punto di forza di questa formazione politica è rappresentato dall’essere ritenuto il partito più credibile per il “problema” immigrazione. Su questo aspetto hanno molto insistito in campagna elettorale, sfruttando abilmente anche la Rete Internet. Un mio collega che insegna a Torino, Alfio Mastropaolo, mi ha segnalato alcuni video che rendono lampanti le diverse strategie di comunicazione della Lega e del PD. Su Youtube e sul sito della Lega ne trovate a bizzeffe. Date tuttavia un’occhiata ad uno spot elettorale realizzato da simpatizzanti del PD ed a questo girato da simpatizzanti della Lega, poi ditemi cosa ne pensate. A proposito di uso della Rete, sembra che anche Alemanno ne abbia fatto un uso molto efficace, insieme ad altre tecniche di marketing politico (focus group, direct mailing etc) oramai molto diffuse. La lettura di questo articolo apparso sul Messaggero, che mi è stato segnalato da Luca Raffini che ringrazio, è al proposito molto istruttiva.

3 commenti:

Chiara B. ha detto...

Confrontandomi e parlando in giro anche con diverse persone della nostra età e generazione, in quest'ultimo mese sono rimasta stupita e purtroppo allibita nel constatare quanto molta gente, pur proveniente in passato da diverse "simpatie" politiche personali, concordasse cmq su molti punti dei progetti della Lega. Sicuramente quello della sicurezza e del lavoro sono problemi molto sentiti e critici in questo periodo, e l'opinione diffusa sembra vedere gli esponenti della destra come i più decisi, risoluti e concreti, mentre la sinistra in generale e Veltroni sono apparsi (-non parlo x me,ma x quanto ne ho sentito dire spesso in giro-) animati da buoni propositi sì, ma che sembravano tanto buoni principi e poca "ciccia", come si suol dire.... Anche guardando i due spot segnalati dal Prof. Vittorio Mete si resta immediatamente colpiti da due sensazioni opposte: troppo buonista e "giocoso" lo spot del PD; riflessivo,intimista e inquietante quello della Lega.
(sottolineo queste cose con amarezza, e non xkè di parte e animata da preferenze di fondo x la Lega, ma proprio in quanto sostenitrice di coloro che invece hanno perso,in quanto avrei voluto fossero riusciti ad arrivare in maniera più concreta e decisa anche a chi alla fine non ha votato x loro)

Anonimo ha detto...

E' strano quanto sta accadendo nel cosiddetto panorama politico italiano. In primo luogo, quello che viene definito un nuovo clima di dibattito nella gente, almeno quella con cui parlo io, sta avendo una ripercussione particolare. Per dirla in maniera semplice e brutale: inciucio. La gente non si spiega come nel giro di poco tempo una politica rissosa, com'è stata caratterizzata quella italiana, sia diventata un regno di gentiluomini rispettosi e attenti. Non lo capiscono soprattutto le persone che vengono da una vita di partito. A me sembra che i più spiazzati siano gli exdiessini (oltre i 40 anni). Da giovani hanno iniziato a mobiltarsi nel PCI (o in partiti extraparlamentari) e ora guardano con molta diffidenza il PD, il quale è molto screditato dalle continue liti. In quello calabrese è in atto quasi una faida tra gli uomini di Loiero e quelli di Minniti.
La poca chiarezza dei partiti di centro sinistra fa si che l'elettorato, libero da vincoli ideologici e di appartenenza, sia conquistabile dallo schiramento a loro avverso... La gente avanza richieste immediate, vissute sulla pelle, a mio avviso molto egoistiche. L'elettore richiede il soddisfacimento di una propria ed individuale esigenza, non è pronto e non vuole attivarsi in tematiche che richiedono impegno e lavoro per raggiungere obiettivi e politiche comuni di cui possano usufruire tutti quanti. Tematiche come antimafia, ambiente, problemi del mondo, non vengono avvertiti. Si preferisce pensare a quanto di più vicino ed immediato: sicurezza dagli immigrati, salari e benzina. Riconducibili direttamente ad un bisogno individuale di una singola persona e non tanto alla crescita di una collettività, sia essa locale o nazionale.
Lo scorso giovedì mi colpivano le interviste trasmesse su AnnoZero. Molte persone incontrate in città dell'Emilia Romagna dicevano questo: "gli immigrati non creano problemi o fanno reati. Ci da fastidio che siano quì".
Tali commenti, insieme a quanto sta accadendo a Napoli iniziano a mostrare cosa può accadere nell'impostare una campagna elettorale sull'esasperazione di alcuni temi. I principali media e sopratutto il PDL, hanno martellato sul concetto di sicurezza inquadrandola solo nel settore dell'immigrazione. Cavalcare per scopi elettorali un sentimento così sfuggente e pericoloso com'è la "paura" può provocare effetti indesiderati. Si tratta di giocare al piccolo stregone, rendendosi protagonisti di una reazione alchemica che, dopo, si è incapaci di controllare. La gente inizia a ragionare con la pancia, seguendo i propri istinti bestiali e nella mente passa il concetto di giustizia sommaria, o, peggio, di farsi "giustizia" da se. Lo Stato viene visto come incapace a porre rimedio a tali problemi (vincolato da regolamenti liberticidi europei) e allora ben vengano i prodi e valorosi cittadini che si impegnano nella difesa del sacro territorio. Io non so dove finisca il concetto di "ronda" e inizi quello di "spedizione punitiva".
Infine un quesito: Si parla tanto di sicurezza, come semplice ragazzo calabrese posso rivendicare il mio diritto alla sicurezza nell'aprire un'attività commerciale e non vedermi arrivare il picciotto che mi chiede il pizzo???

Valentina Toto ha detto...

il dopo voto ha avuto 2 effetti:se da un lato non ha fatto altro che confermare il ritorno di Silvio dall'altro ha in effetti stupito la stravittoria di Umberto...in effetti si nello spot realizzato dal PD sorge una palese percentuale di buonismo ma mi chiedo:buonismo o falso moralismo? Bossi ha invece stupito tutti...in effetti tra i due seppur purtroppo o per fortuna non si arriva o non si arriverà a rendere reale ciò che viene osannato ha comunque vinto il contendente che più dell'altro ha saputo far leva sulle migliori tecniche manipolative. gli artisti dell'inganno sanno che la forma vale più del contenuto e questo principio non fa eccezione anche nel caso in cui lo strumento di tale manipolazione sia il linguaggio..una volta decise che parole usare è compito di esperti mediatori scegliere dove riporle e il resto viene da se....questa battaglia fatta di spot e di video è stata vinta da chi meglio ha saputo far leva non solo sui metaprogrammi giusti di elettori insoddisfatti facendo filtrare solo le informazioni che essi volevano sentirsi dire ma anche agire a livello neuro-emotivo e programmando il sistema neuro-linguistico e neuro percettivo sull'input a se più utile...in poche parole hanno preso 2 frasi messe nell'ordine giusto e il giochino è fatto...la nostra mente o la mente di chi non aveva idee ben delineate ha fatto tutto il resto...che sia o no il problema dell'immigrazione fattore sicuramente visibile e spesso fastidioso per molti non importa...tutto è concesso...la Lega da umiliata e schifata da molti è diventata quasi simbolo di eroicità (purtroppo sarà un Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento...l'immigrazione purtroppo fa comodo e anche il problema rom...)
un altro fattore da non sottovalutare è la pendenza e l'importanza dei mezzi di comunicazione...
questi possono far pendere la bilancia a favore di uno o dell'altro dei contendenti senza comunque dare l'impressione di farlo mai o comunque dandone poca e nulla (o molta e implicita). Se è vero che per legge l'opposizione deve avere la stessa copertura mediatica della maggioranza,è vero anche che ciò non basta a garantire l'equilibrio rea le parti:pur attenendosi strettamente alla legge, si possono influenzare in modo più o meno subdole masse con il semplicissimo accorgimento di far parlare prima la parte politica che si vuole danneggiare e di mandare in onda subito dopo la risposta della parte politica di cui si curano gli interessi. la mente umana infatti recepirà entrambi i messaggi, ma l'ultimo rimane più impresso;e siccome esso contiene argomentazioni contrarie al primo (che inoltre non verranno mai o quasi mai smentite), il gioco è fatto..per non rimanere intrappolati nella tecnica manipolativa sarebbe "cosa buona e giusta" ascoltando radio o tv considerare anche l'ordine con cui le opposte idee vengono presentate..
in più è anche da dire che approfittando dell'ambiguità del linguaggio umano, possiamo volgere ogni significato nel suo opposto utilizzando il contenuto steso della frase , così come nell'arte marziale del Jujitsu si sfrutta la forza dell'avversario per ritorcergliela contro.....caso non raro del c.d. Mentire dicendo il vero ossia la classica arte di "rivoltare le frittate".